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Boselli (LabDem): “Dolcetto o scherzetto in Provincia?”

1 novembre 2018 | 19:56
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Boselli (LabDem): “Dolcetto o scherzetto in Provincia?”

“La stragrande maggioranza dei sindaci e consiglieri non è andata a votare. Indice di sfiducia e distacco”

Si rifà alla notte scorsa, la più paurosa dell’anno, il commento di Giancarlo Boselli (Laboratorio Democratico) sull’esito delle elezioni provinciali che hanno visto Federico Borgna confermato presidente della Provincia di Cuneo. Boselli, che consigliere provinciale lo è stato quando l’elezione, prima della riforma Delrio, avveniva in maniera diretta, parla di “ristrettocrazia ponderata” sottolineando come “la stragrande maggioranza dei sindaci e consiglieri non è andata a votare. Indice di sfiducia e distacco”.

“Federico Borgna (unico candidato PD – Lista Monviso – CENTRODESTRA) – scrive Boselli – è stato rieletto Presidente della Provincia. A votarlo sono andati in 850 circa 30% circa dei 2.844 sindaci e consiglieri aventi diritto. Certo un solo candidato e un listone tripartito bloccato non sono attrattivi ma vien per forza fuori l’idea di scarsa legittimazione, con questi numeri. In fondo il 70 % non ha votato e non si tratta di semplici cittadini e cittadine elettori ma di amministratori (anche se, molti di loro eletti tempo fa in un contesto ormai cambiato). Un non voto più pesante che ci parla anche di sfiducia e distacco nei confronti di una presidenza che non è stata per nulla incisiva sulle grandi questioni vedi autostrada ,traforo del Tenda e situazione delle ferrovie solo per citare le principali.”

“Ci diranno che non è così – prosegue l’ex vice sindaco di Cuneo. – Che il voto è ponderato e quindi le percentuali di partecipazione indirette del popolo sono ben altre, corrette dal meccanismo, perché ogni votante non vota solo per se ma per un numero di cittadini che rappresenta (Il voto del consigliere di Cuneo conta più di quello di Aisone). Ma a nostro avviso la partecipazione di grandi elettori così importanti non si può ponderare. O a votare ci vanno o se non ci vanno la cosa assume un significato. Certo, tutto in regola ma politicamente debolino signor Presidente.”

Poi un plauso a chi è rimasto fuori dal listone unico: “Ancora una volta sembrerebbero aver agito con astuzia Movimento 5 Stelle e Lega. Quest’ultima in particolare non solo è stata intelligente a non farsi coinvolgere nel Borgna bis di centrosinistradestra che ne esce indebolito ma sta rilanciando, sostenendo che se le province devono restare in vita dopo la finta abolizione del PD – Renzi, è giusto che ad eleggerle siano i cittadini e non una ristrettocrazia ponderata. Per questo stanno lavorando alla necessaria normativa.”

Infine un dubbio su a chi vada ascritta la vittoria odierna: “Non ci è dato sapere se ancora una volta l’abile stratega della vittoria trimezzata sia lo stesso sindaco di Cuneo o come si dice nel palazzo le brillanti menti democratiche.”