Tra i sigilli che salvano biodiversità italiana, 7 sono di Cuneo

5 ottobre 2018 | 16:01
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Tra i sigilli che salvano biodiversità italiana, 7 sono di Cuneo

I Sigilli sono i prodotti agricoli e le razze animali che nel corso dei decenni sono stati strappati all’estinzione o sono indissolubilmente legati a territori specifici

Cuneo.  Sono cuneesi 7 dei “Sigilli” Campagna Amica presentati oggi al Villaggio Coldiretti di Roma, in occasione dell’inaugurazione: la mela della Valle Bronda, la pera Madernassa, il Ramassin, il Nostrale d’Alpe, il cappone di Morozzo, la lumaca di Cherasco e l’agnello Sambucano.

I Sigilli sono i prodotti agricoli e le razze animali che nel corso dei decenni sono stati strappati all’estinzione o sono indissolubilmente legati a territori specifici.

Rappresentano la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia. Si tratta in totale di 311 prodotti e razze animali raccolti nel corso di un censimento, curato dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal Comitato scientifico di Campagna Amica.

I Sigilli, compresi i 7 Made in Cuneo, sono stati inseriti nell’“Atlante della Biodiversità” che Campagna Amica ha realizzato grazie ai contributi di accademici e studiosi, con ricette e storie di agricoltori per divulgare l’importanza di conservare un patrimonio unico al mondo.

“Tutelare la biodiversità agricola – commenta Tino Arosio, Direttore di Coldiretti Cuneo – significa creare filiere ecosostenibili, efficienti e competitive ed investire sulla distintività, condizione essenziale per affrontare il mercato globalizzato salvaguardando e costruendo sistemi economici locali attorno al valore del cibo”.

“Questi prodotti – aggiunge Bruno Rivarossa, Vice Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – tornano sulle tavole degli italiani grazie all’impegno dei nostri produttori.

Si rivela, così, fondamentale l’attività della Fondazione Campagna Amica che ha offerto opportunità e nuovi sbocchi economici agli imprenditori agricoli che allevano razze e coltivano varietà a rischio estinzione che, altrimenti, non sarebbero mai sopravvissute alle regole della moderna distribuzione commerciale, che privilegia le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta”.