Sentimenti, passione e ricordi connubio tra tradizione e innovazione: intervista a Valentina Abbona

14 ottobre 2018 | 11:29
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Chiacchierata a 360 gradi con l’esponente femminile dell’ultima generazione della famiglia titolare della prestigiosa cantina “Marchesi di Barolo”

La settimana scorsa abbiamo fatto un salto nella storia del vino dei re, il Barolo. Siamo entrati nel passato della cantina “Marchesi di Barolo“. Oggi siamo andati poi a intervistare e conoscere il pensiero di Valentina Abbona, rappresentante dell’utima generazione della famiglia. Un’intervista fatta di sentimenti, passione e ricordi. Come lei stessa dice: il connubio tra tradizione ed innovazione.

Tra le vostre mura è nato il barolo, come vivete il peso della storia che portate sulle spalle?

Quale è stato il vostro percorso formativo, tuo e di Davide?

In quella che è la vostra produzione di etichette quale è la tua preferita e perché?

Quale dei tre cru storici di Barolo è il tuo preferito?

Nonostante i molti impegni che ti portano ad essere spesso all’estero come definiresti la sensazione che provi al tuo ritorno nelle colline di casa?

Tu e Davide, come in altre aziende siete il futuro, la generazione che porterà avanti la tradizione. Avete progetti, idee che vorreste introdurre con le dovute tempistiche?

Nonostante i vostri vini raggiungano punteggi alti, sinonimo di qualità e pregio di un ottimo lavoro apprezzato in tutto il mondo sapresti spiegare il perché la scelta di standardizzare cosi molto la produzione dei vostri cru di Barolo?

A breve verrà introdotta una novità direttamente dalla Francia, ce ne vuoi parlare?

Quali sono due ricordi, con tua madre Anna e con tuo padre il dottor Ernesto Abbona, della Valentina bambina che ti hanno fatto apprezzare il mondo del vino?

Cascina bruciata, una realtà piccola ma dalla grande espressività. Un tuo pensiero.

Annata 2018, come la definiresti e cosa ci si dovrà aspettare?