Sanità, Batzella (MLI): “Manovra del Governo beffa per servizio sanitario nazionale”

17 ottobre 2018 | 15:10
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Sanità, Batzella (MLI): “Manovra del Governo beffa per servizio sanitario nazionale”

“I tanto attesi due miliardi (che sarebbero comunque pochi) per il fondo sanitario sono diventati uno solo, peraltro già programmato dal governo precedente”

Torino.  “I tanto sbandierati annunci fatti dal governo in questi mesi per risollevare le sorti della sanità pubblica, come previsto si sono rivelati soltanto slogan elettorali. La manovra approvata si rivela per quella che è: l’ennesimo sfregio ai servizi sanitari, ancora una volta in coda alle priorità di chi governa. A rimetterci sono come sempre i cittadini e gli operatori della salute”. Lo afferma Stefania Batzella, consigliere regionale di Movimento Libero Indipendente, commentando la legge di bilancio 2019 sul fronte della sanità.

“I tanto attesi due miliardi (che sarebbero comunque pochi) per il fondo sanitario – afferma – sono diventati uno solo, peraltro già programmato dal governo precedente. Risorse che serviranno a malapena a finanziare il contratto dei medici fermo da dieci anni. Addio, quindi, al finanziamento delle 3.000 borse di studio per specializzare i medici, proprio in un momento in cui la mancanza di camici bianchi si sta trasformando in un dramma”. Per Batzella “i dati diffusi dall’Anaao sono agghiaccianti: attualmente mancano tra i 10.000 e i 15.000 medici, tra dieci anni ne mancheranno 40mila e il governo che fa? Assolutamente niente. Anzi, all’indomani dell’annuncio della manovra la maggioranza litiga sul numero chiuso all’accesso alla facoltà di medicina. Prima comunica che verrà abolito, poi fa marcia indietro e parla di un percorso graduale del quale nessuno sa nulla. Altro che governo del cambiamento, questo è il governo del nulla”.

“Ora basta – attacca il consigliere – le promesse devono essere mantenute. Il ministro Grillo aveva assicurato l’abolizione del superticket di 10 euro, uno dei cavalli di battaglia del M5S in campagna elettorale. E invece quella tassa resta e ricade, naturalmente, sui cittadini”.

“Mi appello all’assessore Saitta – conclude Batzella – che, tra l’altro, è coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni: non abbassi la guardia, insista per ottenere risorse utili e necessarie a finanziare borse di studio per specializzare i medici e per colmare le vergognose carenze di personale che stanno minando anche la tenuta del nostro servizio sanitario regionale”.