Per l’amministrazione di Saluzzo, l’opera di rifacimento delle cucine ospedaliere continua senza intoppi

26 ottobre 2018 | 14:11
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Per l’amministrazione di Saluzzo, l’opera di rifacimento delle cucine ospedaliere continua senza intoppi

Il sindaco saluzzese Mauro Calderoni minimizza le proteste della minoranza relative ai problemi registratisi nei lavori di potenziamento del servizio mensa ospedaliero

Saluzzo. All’interno del Consiglio comunale, tenutosi nella giornata di giovedì 25 ottobre, il sindaco Mauro Calderoni ha dato una risposta, seppur non esaustiva, sulla situazione relativa ai lavori di ristrutturazione delle cucine dell’ospedale.

Il sindaco afferma che “A parte un allarmismo iniziale, il cantiere del nuovo servizio – mensa non è affatto deserto, com’è stato definito nei giorni scorsi”. Calderoni ha inviato richieste di chiarimenti al direttore generale dell’ASL CN1, il dottor Salvatore Brugaletta. Da tale lettera si evince che “durante l’espletamento dei lavori, è stata riscontrata una situazione di ammaloramento generale delle componenti edilizie sottostanti l’originario pavimento tale per cui  si è reso necessario procedere alla formulazione di una soluzione progettuale più gravosa di quanto originariamente previsto”. Proprio l’insorgere di tale imprevisto sarebbe all’origine del contenzioso sorto tra la ditta appaltatrice, Quintino Costruzione s.p.a. e Amos scrl, società responsabile del proseguimento dei lavori, procedimento che potrebbe sfociare in una risoluzione contrattuale da parte dell’impresa Quintino Costruzione s.p.a.

Così Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo : “Ci conforta il fatto che Amos abbia contattato la seconda ditta appaltatrice nell’ordine fissato dal bando di gara. Ci conforta altresì che l’A.S.L. abbia messo in atto propri lavori di manutenzione sulla rete idrica. Confermo altresì l’effettiva possibilità di impostare, già dalle prossime settimane, un tavolo istituzionale di verifica e monitoraggio con i colleghi del comune di Savigliano, come richiesto anche dagli stessi consiglieri di minoranza.”

Così commenta Danilo Rinaudo, uno dei promotori dell’interpellanza dello scorso 16 ottobre: “due punti continuano a essere per noi fonte di preoccupazione: il primo è che il contenzioso con la ditta appaltatrice originaria sembra andar al di là di semplici problemi di natura monetaria. Pare infatti che vengono contestati altri aspetti del contratto di appalto. In secondo luogo, ci preoccupa la tempistica che un simile contenzioso comporta, allungando i tempi previsti per la conclusione dell’opera. Ci auguriamo quindi che tale controversia giudiziaria possa risolversi quanto prima, in modo da rendere operativo un servizio essenziale per l’ospedale”.