Monica Ciaburro a Toninelli: “Crollo ponte Morandi, viabilità alternativa su SS21 con gravi problemi”

L’Onorevole scrive al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sulla situazione ai valichi montani dopo il crollo del viadotto della A10
Cuneo. Scrive l’onorevole Monica Ciaburro.
“La tragedia del crollo del «ponte Morandi» a Genova ha certo creato una criticità enorme alla città di Genova, ma sta creando gravi problemi viari in molti valichi alpini di collegamento con la Costa Azzurra.
Moltissimi autotrasportatori stanno utilizzando il valico internazionale del Colle della Maddalena sulla strada statale 21, sito nel comune di Argentera (CN) che collega il Piemonte di sud-ovest con lo snodo autostradale di Gap (Francia) che consente l’accesso sia a Parigi sia alla Spagna, si è registrata quindi una crescita esponenziale di transito nelle prime settimane del mese di settembre 2018.
Gli autotrasportatori utilizzano questo valico per evitare le centinaia di chilometri che dovrebbero guidare per accedere al tunnel del Frejus in Valle di Susa, oltre che per risparmiare il gravoso pedaggio ivi dovuto in caso di transito.
Il valico internazionale del Colle della Maddalena è da epoche immemori un transito privilegiato per il collegamento con la costa di Marsiglia, ma quello che si sta verificando con la chiusura dell’autostrada A10 a Genova sta creando gravissimi problemi a tutta la viabilità sulla strada statale 21.
Sulla medesima arteria, che attraversa un’intera valle alpina, la Valle Stura, si riversa, oltre al traffico residenziale di migliaia di residenti, tutto il traffico commerciale creato dalla azienda di imbottigliamento dell’acqua Sant’Anna, una delle più grandi d’Italia: nei fine settimana vi è un ulteriore incremento di auto dato dalla gran massa di turisti che utilizza le strutture sportive dell’alta valle e ne percorre le cime alpine.
Inizierà a breve la stagione sciistica con, si spera, delle abbondanti nevicate che porteranno alle stazioni sciistiche di sci di fondo e di sci alpino migliaia di sciatori che giungono dall’intero Piemonte.
Si parla da tempo, della nuova infrastruttura denominata «circonvallazione di Demonte» e di tale nuova viabilità, che a parere dell’interrogante non risolverà se non in parte i disagi, ma ormai essa è divenuta imprescindibile, in quanto è seriamente a rischio la salute di migliaia di cittadini della valle.
Quale sia lo stato attuale della nuova infrastruttura denominata «circonvallazione di Demonte» se non ritenga necessario verificare le condizioni delle altre due opere indispensabili alla viabilità della strada statale 21, ovvero la «circonvallazione di Aisone» e l’intervento di messa in sicurezza con i paravalanghe del tratto finale della strada sino al confine di Stato con la Francia”.