Mauro Campo (M5S): “Saitta spegne le speranze per finanziare un nuovo ospedale a Cuneo”

17 ottobre 2018 | 10:27
Share0
Mauro Campo (M5S): “Saitta spegne le speranze per finanziare un nuovo ospedale a Cuneo”

“Al più si farà solito studio di fattibilità”

Scrive Mauro Campo, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.

“Saitta ha spento le speranze cuneesi di vedersi finanziare un nuovo ospedale a breve affermando di non essere lì a garantirne il finanziamento. Lo ha sostanzialmente confermato lunedì 15 ottobre a Cuneo durante la riunione con la commissione comunale speciale sul nuovo ospedale Santa Croce e Carle e con i sindaci del territorio cuneese.

Come avevamo ampiamente previsto, Cuneo e la sua ASO hanno perso il treno dell’ultima programmazione di edilizia sanitaria regionale che ha visto invece finanziati importanti interventi dell’ASL CN1 su Savigliano, Fossano e Saluzzo con fondi interamente pubblici, con un piano presentato fin dal 2016 e ulteriormente finanziato il completamento (?) del nuovo ospedale di Alba e Bra. Non solo, l’assessore regionale ha chiaramente espresso il fatto che sarà molto difficile possa esserci nel futuro prossimo un piano ospedaliero della portata dell’ultimo approvato in Regione. Che peraltro fa ampiamente ricorso al cofinanziamento privato (al 70%) e appesantisce la sanità regionale dell’onere futuro di garantire il ritorno di tali investimenti.

Da buon politico di lungo corso, Saitta ha prontamente offerto il supporto della Regione perché nel giro di tre o quattro mesi si possa fare uno studio di fattibilità che definisca in modo chiaro le caratteristiche di un ipotetico nuovo ospedale. Posto che se ne decida la localizzazione. La richiesta di cofinanziamento però non potrà essere regionale e dovrà sicuramente attingere a risorse private. Insomma il classico “armiamoci e partite!” che fa sempre vedere buona volontà e disponibilità lasciando tutte le grane agli altri, meglio se nella prossima legislatura.

Noi molto responsabilmente ribadiamo la nostra posizione semplice e chiara: un nuovo ospedale serve, ma deve essere realizzato interamente con fondi pubblici e possibilmente consumare il minimo di nuovo suolo. Se no, meglio l’approccio dell’ASL CN1: migliorare l’esistente nel limite delle risorse disponibili.”