Cuneo, con gli Agrichef Coldiretti alla Fiera del Marrone la biodiversità contadina si racconta e si gusta

18 ottobre 2018 | 18:03
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Cuneo, con gli Agrichef Coldiretti alla Fiera del Marrone la biodiversità contadina si racconta e si gusta

L’ingrediente base di ogni piatto sarà la Castagna Cuneo IGP

Cuneo. Il conto alla rovescia è iniziato: da domani e per tutto il weekend la Fiera nazionale del Marrone profumerà d’autunno la città di Cuneo. Tutto è pronto per i “laboratori del gusto” che, nello stand istituzionale Coldiretti in piazza Galimberti, vedranno all’opera gli Agrichef degli Agriturismi Campagna Amica.

Tre gli appuntamenti – domani alle 18, sabato alle 11 e domenica alle 17 – veri cooking show in cui conoscere da vicino l’utilizzo di prodotti locali e l’abilità degli “chef contadini” nell’esaltarne i sapori autentici e genuini.
Montebianco con meringhe, tagliolini alle castagne con sugo di porri e salsiccia, cujette della Valle Po al Blu di capra con castagne. Questi i piatti che saranno preparati al momento, con possibilità di assaggio finale. Ad ogni preparazione sarà abbinato un vino DOC o DOCG, presentato dal produttore Campagna Amica.

L’ingrediente base di ogni piatto sarà la Castagna Cuneo IGP, che ogni Agrichef utilizzerà in una differente varietà, a dimostrazione della ricchezza della nostra terra e dei suoi frutti dai molteplici usi.

“La biodiversità è un vanto delle nostre campagne, che ci impegniamo a preservare, tutelare e far conoscere ai consumatori – spiega Coldiretti Cuneo -. Per questo nei nostri spettacoli di cucina alla Fiera del Marrone, gli Agrichef e i produttori Campagna Amica racconteranno ai visitatori un territorio ricco di biodiversità, tutto da gustare”.

“Contiamo prodotti agricoli e razze animali poco conosciuti, ma di grandissimo valore – proseguono da Coldiretti Cuneoche, grazie all’impegno dei nostri agricoltori e allevatori, sono sfuggiti all’estinzione o sono indissolubilmente legati alle nostre terre. È un patrimonio che non possiamo permetterci di perdere e che intendiamo valorizzare in un mercato sempre più globalizzato e standardizzato come ‘sigilli’ portatori di biodiversità contadina”.