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“Una lista senza simboli per nascondere ciò che si è e per sembrare ciò che non si è”

9 settembre 2018 | 10:09
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“Una lista senza simboli per nascondere ciò che si è e per sembrare ciò che non si è”

Attacco al vetriolo del Laboratorio Democratico di Giancarlo Boselli alle grandi manovre del centrosinistra in vista delle elezioni regionali del 2019

Cuneo. Va giù pesante Giancarlo Boselli, coordinatore del Laboratorio Democratico Cuneese, nel definire il risultato del vertice delle forze di centrosinistra teso ad individuare il candidato alle elezioni regionali del 2019. “Una lista senza i simboli dei partiti per nascondere ciò che si è e si è stati e per sembrare di essere ciò che si vorrebbe essere ma non si è” secondo l’ex vice-sindaco di Cuneo.

“Non c’è idea di come rinnovare la coalizione, non c’è idea di come trovare un candidato o una candidata che segni una svolta, una novità, il cambiamento. Almeno generazionale. Non c’è idea di idee forti da proporre mentre una provincia del Piemonte pensa di andarsene il Lombardia!” l’impietoso commento del numero 1 del LabDem cuneese.

Boselli, infine, che sembra non essere particolarmente convinto dell’ipotesi che si sta facendo strada nelle ultime ore: “Unica idea, arguta ma forse insufficiente per dare una svolta, la riproposizione anche un po’ stanca di Chiamparino e quella di un listone senza i simboli. Poca roba e difficilmente utile a convincere l’elettorato piemontese che valga la pena votare centrosinistra anziché i gialli verdi col vento in poppa”.