Parte bene la stagione della raccolta dei funghi

25 settembre 2018 | 10:18
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Parte bene la stagione della raccolta dei funghi

Quest’anno ci sono le condizioni ottimali per la raccolta. Occorre rispettare il regolamento regionale.

Cuneo. Dopo un 2017 particolarmente siccitoso, ci sono quest’anno le condizioni ottimali alla crescita dei funghi, per i quali si preannuncia un autunno da record. La Provincia ricorda che l’attività di ricerca dei funghi è regolamentata in Piemonte dalla legge regionale 17 dicembre 2007, n. 24 “Norme per la raccolta dei funghi epigei” in base alla quale chiunque voglia raccogliere funghi sul territorio regionale di munirsi di titolo per la raccolta. Il titolo, esente da bollo, è costituito dalla ricevuta di versamento della quota stabilita annualmente dalla Regione Piemonte e può avere validità giornaliera, settimanale, annuale, biennale o triennale. Le Unioni Montane e Collinari di comuni possono rilasciare, ai residenti sul proprio territorio ed al costo ridotto al massimo di un terzo rispetto a quello stabilito dalla Regione, titoli per la raccolta annuale di funghi validi esclusivamente nel territorio dell’Unione anziché su tutto il territorio regionale.

Sulla pagina dedicata del sito www.provincia.cuneo.it sono illustrate le principali regole aggiornate che il raccoglitore di funghi deve rispettare nel territorio della provincia di Cuneo. Il costo del titolo per la raccolta per l’anno 2018 è di 30 euro (quota annuale), 60 euro (biennale), 90 euro (triennale). Le annualità sono calcolate secondo l’anno solare, quindi scadono al 31 dicembre di ogni anno. Il versamento annuale (o suoi multipli) consente la raccolta dei funghi su tutto il territorio regionale ad eccezione dei luoghi in cui la legge prevede il divieto di raccolta. La ricevuta del versamento, accompagnata da idoneo documento di identità, deve essere esibita ad ogni richiesta del personale addetto alla vigilanza (Guardie Provinciali, Carabinieri Forestali, guardie volontarie ecologiche, altri agenti della forza pubblica ecc….). Sono esonerati dal possesso del titolo per la raccolta, nel rispetto di tutte le altre regole per la raccolta dei funghi epigei, i minori di anni 14 che debbono essere accompagnati, fino ad un massimo di due, da un maggiorenne in possesso di titolo per la raccolta valido.

Il titolo per la raccolta non è necessario nei seguenti casi: raccolta dei chiodini o famigliola buona (Armillariella mellea), dei prataioli (Agaricus campestris, Agaricus macrosporus), delle specie diverse del genere Morchella, delle gambe secche (Marasmius oreades), dell’orecchione (Pleurotus ostreatus), del coprino chiomato (Coprinus comatus) e della mazza di tamburo (Macrolepiota procera). La raccolta di queste specie deve comunque avvenire nel rispetto di tutte le regole previste per gli altri tipi di funghi (luoghi e modalità di raccolta, limiti quantitativi ecc….); nei terreni di proprietà privata per il titolare, per il coltivatore del fondo, l’usufruttuario ed altri aventi diritto nonché per i loro parenti ascendenti e discendenti e loro affini sino al primo grado (genitori, figli, suoceri, generi e nuore). In questo caso per i raccoglitori non vi sono limiti quantitativi giornalieri.

La raccolta dei funghi è consentita tutti i giorni, ma il quantitativo giornaliero ed individuale è fissato in tre chilogrammi al giorno. Sono compresi nel peso anche le specie fungine che possono essere raccolte senza titolo per la raccolta. E’ obbligatorio utilizzare di contenitori idonei a consentire la diffusione delle spore nei territori circostanti, non di plastica. E’ anche vietato utilizzare rastrelli, uncini o altri mezzi che possono danneggiare lo strato umifero del suolo, il micelio fungino o l’apparato radicale del fungo. Non è consentita la raccolta dell’Amanita caesarea (Ovulo buono) allo stato chiuso. Ci sono sanzioni amministrative per coloro che non rispettano le disposizioni previste dalla normativa nazionale e regionale è soggetto a delle sanzioni amministrative. Nel caso esistano dubbi sulla commestibilità dei funghi raccolti, si raccomanda ai raccoglitori l’utilizzo della consulenza gratuita degli ispettorati micologici istituiti presso le Asl