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“Nelle PMI metalmeccaniche, la dignità è fissata per contratto prima che per decreto”

1 settembre 2018 | 10:13
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“Nelle PMI metalmeccaniche, la dignità è fissata per contratto prima che per decreto”

Il testo definitivo del contratto di Unionmeccanica, sottoscritto da tutte le sigle sindacali del lavoro dipendente, promuove azioni di welfare interno per incentivare la coesione e la produttività in azienda, e contrastare un declino dei redditi che non risparmia, nelle ultime statistiche nazionali, né il Piemonte né la Granda

Cuneo. Riparte dalla PMI metalmeccanica la sfida della “Dignità” attraverso il rafforzamento degli strumenti espressamente dedicati al welfare aziendale. In attesa delle prossime mosse di politica economica e fiscale nazionale, e di testare concretamente sul campo vecchie e nuove legislazioni in tema di lavoro e industria, le piccole e medie imprese della manifattura, aderenti a Unionmeccanica Cuneo e Roma, partono dalle iniziative già autonomamente realizzate, a Moretta e a Torino, nei mesi passati e ufficializzano, con le rappresentanze del lavoro dipendente, un primo sostanzioso pacchetto di misure economiche e normative. A elencarle, è il contratto collettivo nazionale firmato in primavera sulla base di un testo definitivo che completa e specifica l’accordo di luglio 2017 fra Unionmeccanica Confapi e le sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil. I lavoratori interessati, in tutta Italia, sono circa 360mila, occupati in 34.000 industrie medio-piccole di un settore che, al netto delle difficoltà imposte dalla globalizzazione, rimane trainante per la complessiva innovazione dell’economia.

L’intesa, oltre a stabilire un aumento dei minimi e alcune voci economiche aggiuntive flessibili, integra le dotazioni a favore della sanità e della previdenza integrativa e – innovazione significativa – istituisce una “Banca delle ore solidale” in cui far confluire a titolo volontario e gratuito i permessi e le ferie aggiuntive mettendole a disposizione per venire incontro a casi di grave necessità in azienda.

Unionmeccanica, che a livello provinciale cuneese è rappresentata dal Dirigente industriale Paolo Cantelmi della Sea Experience Srl, sul piano nazionale parla comunque piemontese grazie al suo Presidente, l’alessandrino Gianpiero Cozzo.

“L’industria 4.0 è una sfida al sistema di welfare aziendale e generale – spiegano i due Dirigenti – e i meccanismi di sicurezza sociale del lavoro e dell’impresa non possono essere gli stessi finora conosciuti. Occorre passare dai concetti di vincolo, di tassazione e di sanzione a quelli di fiducia e di premialità e incentivare la coesione nelle stesse aziende. Le più recenti statistiche sull’andamento dei redditi indicano il protrarsi di una fase declinante che non risparmia neppure le aree del Piemonte storicamente forti, e quindi occorre far sì che la rivoluzione digitale sia gestita, su base normativa e fiscale, come fattore inteso non per spiazzare il lavoro umano ma viceversa per esaltarne il merito e la produttività. Le iniziative promosse in Provincia di Cuneo e a Torino, che ha ospitato prima della pausa estiva il Consiglio nazionale di Unionmeccanica sui temi proprio del welfare, vanno nella direzione di codificare una prassi utile anche alle riforme strutturali”.