Monica Ciaburro su olimpiadi 2026: “Unico interesse di Chiara Appendino è decrescita del territorio”

18 settembre 2018 | 17:28
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Monica Ciaburro su olimpiadi 2026: “Unico interesse di Chiara Appendino è decrescita del territorio”

“Gli amministratori devono mostrarsi al servizio ed attenti ai bisogni ed opportunità dei territori che rappresentano più che assecondare le paure dei personalismi di partito”

Cuneo. Ecco l’intervento dell’Onorevole Monica Ciaburro sulla bocciatura alla candidatura di Torino alle olimpiadi del 2026.

“L’annuncio odierno del Sottosegretario Giorgetti che dichiara “I sindaci hanno ribadito le loro perplessità, ma una cosa così importante e seria richiede condivisione, spirito ed
entusiasmo che onestamente non ho rintracciato in questa fase”, lascia invece basiti e con un profondo senso di delusione e amarezza tutti quei Sindaci che operano laboriosamente
per promuovere il loro territorio e fare turismo sinergico tra alte terre e città.

Ci si continua a chiedere il perché una così grande opportunità di sviluppo turistico e sportivo sia stata “distrutta” dai personalismi, dal pressappochismo, dall’imbarazzante perplessità ed incertezza di quei sindaci delle metropoli che invece avrebbero dovuto capire quanto possano essere fonte di sviluppo e modernizzazione per i nostri territori le Olimpiadi.

Ennesimo NO dai grillini. Questa è la dimostrazione che troppo sovente i sindaci delle grandi città non tengono in considerazione che eventi di una così grande portata avranno sì un’incidenza sul loro metropoli ma ne avranno ancor di più su tutti i piccoli comuni che vivono quotidianamente di turismo. Gli amministratori devono mostrarsi al servizio ed attenti ai bisogni ed opportunità dei territori che rappresentano più che assecondare le paure dei personalismi di partito.

Pare invece che l’unico interesse del sindaco Appendino sia la decrescita del territorio, tenuta com’è sotto scacco dalla sua maggioranza cinque stelle. Stelle che oggi, in Piemonte, non han dato segno ne di lungimiranza ne di brillantezza”.