Dalle terme di Valdieri al colle Chiapous: i forestali della regione hanno sistemato la prima parte del sentiero

19 settembre 2018 | 09:35
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Dalle terme di Valdieri al colle Chiapous: i forestali della regione hanno sistemato la prima parte del sentiero
Dalle terme di Valdieri al colle Chiapous: i forestali della regione hanno sistemato la prima parte del sentiero
Dalle terme di Valdieri al colle Chiapous: i forestali della regione hanno sistemato la prima parte del sentiero
Dalle terme di Valdieri al colle Chiapous: i forestali della regione hanno sistemato la prima parte del sentiero

L’intervento è stato effettuato su 2,5 km dei 9 complessivi del tracciato dai Forestali della Regione: squadra 117 della Valle Gesso, con la direzione lavori di Marco Rocca. Il prossimo anno c’è l’obiettivo di proseguire

Provincia.  Nel Parco delle Alpi Marittime c’è un sentiero, in Valle Gesso, di 9 chilometri che dal parcheggio delle Terme di Valdieri a 1353 metri di quota, porta al rifugio Morelli Buzzi (primi 7 chilometri di sviluppo e 2351 metri di altitudine) e, dopo, al colle del Chiapous (altri due chilometri di lunghezza e 2533 metri di quota).

Il percorso è incantevole e fa parte della Grande Traversata delle Alpi (GTA): l’itinerario escursionistico che unisce l’arco alpino occidentale della Regione Piemonte. Tra le bellezze paesaggistiche del camminamento c’è il lagarot di Lourousa a 1971 metri di quota, con il suo minuscolo, ma suggestivo laghetto posto al fondo del lungo e spettacolare canalone tagliato nella roccia e nel quale la neve è presente tutto l’anno.

Il sentiero, con il passare del tempo, aveva bisogno di una radicale manutenzione. L’Ente gestore del Parco e i Forestali regionali hanno concordato le opere necessarie. Essendo il percorso molto lungo, quest’anno si è deciso di iniziare a sistemarlo nella prima parte di 2 chilometri e mezzo che parte dal parcheggio.

Con la direzione lavori di Marco Rocca, è intervenuta la squadra 117 della Valle Gesso composta da Laura Giordano, uno delle poche donne forestali, Paolo Girodengo, Fabio Congiu e Giovanni Dalmasso. E’ stata completamente rifatta la passerella in legno di 12 metri che oltrepassa il rio subito dopo il parcheggio.

I travi di sostegno sono stati ottenuti abbattendo due larici della zona. Le tavole del piano di calpestio le ha fornite il Parco.

La gran parte del lavoro si è concentrata sul rifacimento del manto del sentiero. Infatti, era diventato difficilmente praticabile in quanto coperto di pietre portate lì dall’erosione del terreno o da fenomeni di rotolamento.

In due punti si sono anche rimessi in sesto, sul lato a monte del percorso, i muretti a secco necessari a proteggerlo dalle frane in arrivo dalle scarpate superiori. Inoltre, si è provveduto a ripristinare un paio di tornanti attraverso la realizzazione dei muri a valle di sostegno della sede del camminamento.

Manufatti lunghi una decina di metri e alti da 1,5 a 2 metri. “La difficoltà maggiore – spiega Rocca – è stata, come sempre in questi casi, quella di fermare il movimento delle pietre verso il basso per evitare che colpissero le persone della squadra o gli eventuali escursionisti in transito. Sulla logistica, essendo all’inizio del sentiero, non abbiamo avuto problemi particolari”.

Il prossimo anno si continuerà il lavoro con la sistemazione di un tratto successivo di tracciato. “L’obiettivo – prosegue Rocca – è di completare tutti i percorsi della GTA in Valle Gesso. Lo scorso anno avevamo sistemato la parte sul versante del Comune di Entracque: dalla sommità del bacino del Chiotas al colle Chiapous”.

L’assessore regionale alle Foreste, Alberto Valmaggia, è soddisfatto: “Un altro intervento – sottolinea – che sistema un percorso molto utilizzato dagli escursionisti: tappa particolarmente suggestiva della GTA e, quindi, importante dal punto di vista turistico. Senza dimenticare l’aspetto, costantemente fondamentale, di prevenzione dell’assetto idrogeologico del territorio”.