A Cuneo il primo spazio completamente dedicato alla realtà virtuale

5 settembre 2018 | 17:06
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E’ opera della startup cuneese “Ping-S” e dei suoi quattro soci fondatori: Alessandra Rostagno, Denise Lupani, Domenico Giraudo e Michele Chialva

Cuneo. E’ stato presentato oggi in anteprima alla stampa il primo spazio di alta tecnologia e realtà virtuale in provincia di Cuneo. Da sabato 8 settembre sarà aperto al pubblico e dunque a disposizione di tutti coloro i quali vorranno vivere questa formidabile esperienza aperta ad adulti e bambini (accompagnati dai genitori) dalle 18 alle 23 del venerdì e dalle 16 alle 24 del sabato presso i locali di Ping in Piazza Foro Boario.

Seconda in Italia, quest’area è opera della startup cuneese “Ping-S” (info@ping-s.it) e dei suoi quattro soci fondatori: Alessandra Rostagno, Denise Lupani, Domenico Giraudo e Michele Chialva. La realtà virtuale nasce dalla combinazione di dispositivi hardware e software che “collaborano” per creare uno spazio virtuale all’interno del quale muoversi liberamente e scoprire le potenzialità di un’esperienza completamente immersiva.

Gli ambiti nei quali questa modernissima tecnologia può trovare applicazione sono i più svariati, da quello ludico a quello altamente professionale: “Apriamo questa nuova attività proponendola innanzitutto come un gioco perchè questa tecnologia si è sviluppata soprattutto in questa direzione in modo molto rapido, ma il nostro obiettivo è quello di portare la realtà virtuale e la realtà aumentata anche in ambito aziendale” dichiara Alessandra Rostagno a Cuneo24.

Su quali siano i settori aziendali ed industriali in cui la realtà virtuale e la realtà aumentata possono apportare grandi ed effettivi vantaggi, Alessandra Rostagno non ha dubbi: “Si tratta di una tecnologia molto versatile, dunque applicabile nelle situazioni più svariate: formazione ed addestramento personale, progettazione, assistenza post-vendita, promozione marketing e training soltanto per citarne alcune”.

Esperienza che abbiamo vissuto personalmente e che ci ha consentito di partecipare, tra le altre cose, alla festa scudetto della Juventus e di seguirne il classico “vernissage” di Villar Perosa con un grado di “immersione” tale da farci riuscire a sentire quasi il profumo dell’erba.