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“Siamo dimenticati da Italia e Francia”: il grido d’allarme del Sindaco di Tenda

10 agosto 2018 | 11:17
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“Siamo dimenticati da Italia e Francia”: il grido d’allarme del Sindaco di Tenda
“Siamo dimenticati da Italia e Francia”: il grido d’allarme del Sindaco di Tenda
“Siamo dimenticati da Italia e Francia”: il grido d’allarme del Sindaco di Tenda

Jean Pierre Vassallo, primo cittadino tendasco, ha rilasciato un’intervista a France Bleu Azur, per denunciare la situazione venutasi a creare dopo lo stop al cantiere del Tenda bis

Tenda. La valle Roya è allo stremo, il cantiere del nuovo tunnel e i lavori di manutenzione alla vecchia galleria, con le conseguenti chiusure straordinarie mettono in ginocchio le località del versante francese dal punto di vista commerciale e turistico. Il primo cittadino tendasco, Jean-Pierre Vassallo, ha infatti lanciato un grido d’allarme, rilasciando lo scorso 1 agosto, un’intervista a France Bleu Azur.

“Sono indignato, i lavori bloccati hanno causato non solo un impatto visuale ma anche paesaggistico. Ci sono rischi anche a livello di inquinamento delle acque a causa dei materiali lasciati in stato di abbandono. I lavori sono fermi, subiamo gli effetti di un semaforo che ci obbliga ad aspettare più di un quarto d’ora su un cantiere che non è attivo. Qui nella valle Roya ci sentiamo completamente dimenticati, il governo francese non ci informa, l’Italia, non ci informa e noi ne subiamo le conseguenze. Il commercio locale sta subendo una stagione turistica catastrofica anche perché gli stessi italiani preferiscono fare il giro da Savona che è molto più lungo pur di non impiegare due ore percorrendo la vallata da Limone a Ventimiglia”.

Anche gli stessi residenti della valle si dicono preoccupati sulla situazione del tunnel, c’è chi pensa che i lavori non avranno mai fine e c’è chi invece auspica in una ripresa del cantiere al fine di riportare il turismo di italiani e non solo nella vallata. Intanto, nel mese di ottobre, è previsto un tavolo intergovernativo tra Italia e Francia, dove con molta probabilità, si valuteranno le sorti del nuovo traforo del colle di Tenda, attualmente posto sotto sequestro.