Mancato intervento tramite 112. La posizione di Anna Mantini capogruppo Lega Fossano

7 agosto 2018 | 15:37
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Mancato intervento tramite 112. La posizione di Anna Mantini capogruppo Lega Fossano

“Se le indagini confermeranno le dichiarazioni delle due vittime, vorrei sottolineare che, in simili circostanze, è difficile essere “collaborative” mentre si chiede aiuto al telefono con il fiato del potenziale violentatore sul collo”

Cuneo. Scrive Anna Mantini, capogruppo della lega Fossano e componente Consulta Femminile regionale.

“Premesso che sull’intera vicenda confidiamo sull’ottimo lavoro investigativo delle forze dell’ordine, e in particolare dei Carabinieri che stanno procedendo alle indagini, c’è da augurarsi che il dottor Danilo Bono, responsabile regionale del numero unico di emergenza 112, abbia validi argomenti per essere arrivato alla conclusione – che non esiterei altrimenti a definire sconcertante – che le due donne non sarebbero state sufficientemente “collaborative” nella denuncia telefonica del tentativo di violenza sessuale a Torino.

Se le indagini confermeranno per filo e per segno le dichiarazioni delle due vittime, vorrei semplicemente sottolineare che, in simili circostanze, è assai difficile essere sufficientemente “collaborative” mentre si chiede aiuto al telefono con il fiato del potenziale violentatore sul collo.

Come ho avuto modo di denunciare nelle scorse settimane, lanciando l’allarme di una ripresa delle violenze sessuali e degli abusi soprattutto contro le donne nel corso della stagione estiva, come sempre resta viva e diffusa la tendenza, da parte di chi dovrebbe rivestire un ruolo pubblico di tutela, a colpevolizzare la vittima anziché a inviare, come sarebbe suo compito, un messaggio chiaro e semplice di condanna senza “se” e senza “ma”. Anche per inviare un messaggio inequivocabile a tutti i potenziali malfattori a oggi in circolazione sul territorio italiano e piemontese, sebbene per fortuna il nuovo Governo stia lavorando per frenare concretamente gli sbarchi e per applicare finalmente lo strumento dell’espulsione amministrativa immediata degli stranieri socialmente pericolosi, possibilità già prevista dalle varie leggi Bossi Fini Maroni ma rimasta inattuata durante la lunga stagione dei non eletti governi di centrosinistra”.