L’ANPI di Cuneo ricorda Elsa Perona

30 agosto 2018 | 09:02
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L’ANPI di Cuneo ricorda Elsa Perona

“Non ho fatto niente di straordinario, ma era giusto fare cosi, noi vivevamo in un periodo di una feroce dittatura, ma abbiamo scelto la strada per conquistare la
Libertà e la democrazia”

Scrive l’ANPI di Cuneo sulla morte di Elsa Perona.

Ci ha lasciati Elsa Perona, staffetta partigiana “Paola”, aveva 94 anni, è morta nella sua abitazione di Cuneo, in via mons. Peano n° 2. La saluteremo domani pomeriggio, giovedì 30 agosto, alle ore 14,30 presso il monumento della Resistenza di Cuneo.

Elsa Perona, era figlia di Luigi Perona, che fu, dal 1945 al 1948, il primo sindaco, dopo la liberazione dal nazifascismo, di Borgo San Dalmazzo; aveva ricevuto nel 2014 la cittadinanza
onoraria dal comune di Borgo San Dalmazzo, per meriti partigiani.

Moglie Di Nazzareno Peano, partigiano combattente della divisione Garibaldi “Giovanni e Spartaco Barale”, di Boves, che fu imprigionato nelle carceri di via Leutrum a Cuneo, perché
ritenuto colpevole di azioni sovversive contro il regime fascista.

Elsa insieme alla sorella Emma, di famiglia antifascista, nella sua casa di Borgo San Dalmazzo, nascose “I ribelli” tra i quali Carlo Callisto, di vent’anni, ucciso dai fascisti a Borgo San Dalmazzo
nel dicembre 1944, appena uscito dalla loro casa, dove aveva trascorso la notte.

Elsa era iscritta all’Istituto Bonelli di Cuneo, e quando Ildo Vivanti, venne allontanato dalla scuola, a causa delle leggi razziali, e quindi non poté più partecipare alle lezioni, Elsa lo aiutò con i
suoi appunti, Ildo così poté conseguire la maturità di ragioneria in forma privata!… così esprimeva i suoi ideali di antifascista e antirazzista!!

Questi, e tanti altri episodi, Elsa mi ha narrato con delicatezza e molta riservatezza … Diventò poi staffetta partigiana, con il nome di “Paola”, e operò nelle valli Stura, Grana e nelle zone della Bisalta, dove agivano i suoi amici garibaldini.

Molte volte mi ha raccontato: “non ho fatto niente di straordinario, ma era giusto fare cosi, noi vivevamo in un periodo di una feroce dittatura, ma abbiamo scelto la strada per conquistare la
Libertà e la democrazia e desideriamo che le nuove generazioni possano goderla.”

Ha sempre continuato a partecipare alle manifestazioni del 25 aprile e anche nel 2018 era presente a Boves, culla della resistenza contro il nazi-fascismo, e sua città di adozione.