Asti-Cuneo, il Popolo della Famiglia piemontese chiede concretezza

3 agosto 2018 | 15:15
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Asti-Cuneo, il Popolo della Famiglia piemontese chiede concretezza

Schininà: “La Granda non può rimanere ai confini di tutto”

Cuneo. “Cambiano i Governi, si invertono le dichiarazioni delle forze politiche, ma la sostanza non cambia: la Asti-Cuneo rimane per ora immobile”: queste le parole di Maurizio Schininà, Coordinatore regionale del Popolo della Famiglia, a commento delle dichiarazioni di molti politici locali sul completamento dell’infrastruttura.

“Le famiglie, gli imprenditori e tutti i cittadini della Granda penso abbiano ormai esaurito la pazienza; l’autostrada deve essere completata in tempi rapidi e soprattutto con il concorso di tutte le forze in campo, dimenticando rivalità ed interessi di parte. Non possiamo permettere che il nostro territorio rimanga periferia non solo geografica del Paese”.

“L’opera è stata finanziata nel 1998 – sottolinea Antonio Panero, referente del Popolo della Famiglia cuneese per i rapporti con gli Enti Locali – con un costo preventivo di 2 miliardi di Euro per 93 Km. Dopo l’apertura del primo tratto nel 2005, la tratta Cherasco-Alba e la circonvallazione di Cuneo sono state oggetto di continue promesse elettorali spesso senza alcun fondamento concreto, di dichiarazioni altisonanti e naturalmente di smentite senza pudore, con il risultato finale di una totale immobilità nell’avanzamento dei lavori. Ci chiediamo allora perché a nessuno (ovviamente tra coloro che hanno il potere di decidere) interessa minimamente il completamento di quest’opera che permetterebbe alla Provincia di Cuneo di avere le stesse possibilità di sviluppo e di collegamento di altre zone d’Italia?. Come Popolo della Famiglia continueremo a monitorare la situazione ed a sollecitare gli enti preposti alla ripresa ed ultimazione dei lavori: sperando che le prossime dichiarazioni politiche non siano ancora promesse, ma annunci di opere finalmente realizzate>.