Governo francese non collabora con Italia: le critiche dell’assessore regionale Francesco Balocco

13 luglio 2018 | 13:22
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“Non capiamo perché l’impresa ferroviaria francese continui a mantenere la limitazione di 40 km/h sul tratto francese”

Cuneo. “Sostanzialmente i problemi (con i francesi, ndr) sono di due generi: noi abbiamo dei problemi con SNCF, cioè l’impresa ferroviaria francese, perché non capiamo, ad esempio, il motivo per cui dopo che sono stati investiti 29 milioni tutti italiani anche sulla tratta francese, anzi prevalentemente sulla tratta francese (21milioni su 29), non capiamo perché dopo questo intervento corposo l’impresa ferroviaria francese continui a mantenere la limitazione di 40 km/h sul tratto francese: non ha giustificazioni tecniche”. Lo ha dichiarato Francesco Balocco, assessore ai Trasporti e Infrastrutture Regione Piemonte, a margine della conferenza sulla riapertura della linea ferroviaria Cuneo – Ventimiglia.

“L’altro problema che abbiamo con la struttura francese e in particolare con la delegazione governativa francese”, ha aggiunto, “Sono le modalità di gestione della CIG delle Alpi del Sud e cioè in particolare la lunghissima, defaticante, trattativa per rinnovare la convenzione fra Italia e Francia che determina le modalità di gestione della linea. Su questo ci troviamo di fronte ad un muro di gomma. Con la regione PACA ci intendiamo benissimo, ma su fronte governativo prefettizio così non è. Anzi con la regione PACA constatiamo una posizione comune anche nei confronti della struttura governativa francese che invece è assolutamente, almeno questa è l’impressione che dà, un muro di gomma. Ha un atteggiamento di totale rinvio, anche spesso di posizioni arroganti e questo non è accettabile”.

Sulla possibilità che la Francia abbia messo in atto una vera e propria forma di ostruzionismo nei confronti dell’Italia, Francesco Balocco ha aggiunto: “Questo lo ha detto l’assessore della Regione Liguria (Gianni Berrino, ndr), che ci sia in qualche modo una volontà di non collaborazione, anzi addirittura la volontà in qualche modo di bloccare i flussi turistici tra Italia e Francia. Credo che questa volontà sia uno dei motivi che giustifica questo atteggiamento se no incomprensibile”.