Alba ha intitolato una piazza a Don Giovanni Battista Gianolio

19 maggio 2018 | 22:18
Share0
Alba ha intitolato una piazza a Don Giovanni Battista Gianolio

Nella giornata di ieri (venerdì 18 maggio) nel quartiere San Cassiano di Alba di fronte alla sede di Apro Formazione grande festa e tanta partecipazione per l’intitolazione del piazzale parcheggio tra strada Castelgherlone e corso Piave a don Giovanni Battista Gianolio, sacerdote e fondatore della Scuola Professionale Inapli, 60 anni fa.

Dopo la delibera di Giunta del 24 gennaio 2018, una targa con su scritto “Piazzale Giovanni Battista Gianolio 1925-2010 Sacerdote Fondatore Scuola Professionale Inapli nel 1958, Medaglia d’Oro della Città di Alba”, per il piazzale di fronte alla piscina di San Cassiano, mentre una stele commemorativa dedicata è stata posizionata  tra gli alberi nell’area verde di fronte  all’istituto vicino alla rotonda tra corso Barolo e strada Castelgherlone.

Dopo lo scoprimento della stele, il presidente di Apro Formazione Giovanni Bosticco ed il direttore dell’istituto Antonio Bosio hanno voluto simbolicamente ricordare i collaboratori di Apro scomparsi nel tempo, posizionando al fondo un elenco di nomi.

«Celebriamo un momento importante per la nostra città – ha sottolineato il Sindaco di Alba Maurizio Marello – Portiamo ancora tutti nel cuoredon Gianolio. Questa intitolazione è un modo per alimentare una memoria che abbiamo e che viviamo tutti con molta gratitudine e riconoscimento nei confronti di questa persona e di questo sacerdote. Fondò l’Inapli pensando alla formazione dei ragazzi e al loro futuro lavorativo ma anche alla formazione etica, morale e valoriale dei giovani. La nostra città e le nostre imprese devono moltissimo a questa sua intuizione, al coraggio che ha avuto  nel mettere in piedi questa esperienza in anni non facili rischiando in prima persona. Ma ha saputo catalizzare intorno a sé molte persone che lo hanno aiutato e con lui hanno iniziato questo straordinario cammino. Un cammino non semplice. In questi 60 anni ci sono stati momenti difficili, anche in anni non lontani. Ma c’è sempre stata la capacità del riscatto, di riprendere ripartendo dalle cose buone: i ragazzi, gli insegnanti, i percorsi formativi cambiati nel tempo. Don Gianolio ricevette la medaglia d’Oro della Città di Alba “alla memoria” nel settembre del 2010 dopo la sua scomparsa il 23 luglio dello stesso anno. Era un’iniziativa che avevamo condiviso con lui, persona che non amava i riconoscimenti ma ebbe modo di accettare volentieri».

Dopo l’intervento del Sindaco, la benedizione del vescovo monsignor Marco Brunetti all’evento aperto con il discorso del Presidente Giovanni Bosticco e proseguito con la presentazione del bilancio sociale e la degustazione itinerante nei laboratori.

Alla cerimonia hanno partecipato anche il vice sindaco Elena Di Liddo con gli assessori Anna Chiara Cavallotto, Rosanna Martini, Massimo Scavino, Luigi Garassino ed Alberto Gatto. Presenti anche diversi consiglieri comunali.

Don Giovanni Battista Gianolio – chi era

Nato a Isolabella il 12 novembre 1925, è stato ordinato sacerdote il 9 ottobre 1949 ed è diventato viceparroco di San Damiano nel 1950. Dal 1953 insegnante di religione nella scuola media, nel 1958 ha ideato e realizzato la prima scuola professionale albese (allora denominata Inapli) di cui è poi stato fino al 1990 direttore. Nel 1965 è diventato il primo parroco della nuova parrocchia di San Cassiano reggendola fino al 1996. Dal 1994 al 2004 è stato Vicario generale della Diocesi di Alba. Con l’istituzione della scuola professionale, don Giovanni Battista Gianolio ha contribuito in modo decisivo alla formazione di quadri, operai e tecnici di elevata qualità professionale indispensabili per consentire la crescita delle più importanti aziende albesi ed allo sviluppo di un robusto tessuto di imprenditorialità medio-piccola, che ha dato ancor maggiore solidità alla struttura economica dell’intero comprensorio. La sua iniziativa, corroborata da un continuo impegno personale e svolta nel solco della migliore tradizione del cattolicesimo sociale subalpino, ha indubbiamente avuto come risultato anche la crescita personale di migliaia di ragazzi, educati, oltre che al gusto del lavoro fatto bene, ai valori della correttezza, dell’onestà e della solidarietà.Per questa sua importante attività di educatore la Città di Alba, con deliberazione n. 304 del 28 luglio 2010, gli ha conferito la Medaglia d’Oro della città di Alba che gli è stata consegnata alla memoria, essendo deceduto il 23 luglio 2010 mentre era in corso l’iter per il riconoscimento.