Colto in flagranza di reato, giovane Napoletano arrestato per rapina a Govone

20 febbraio 2018 | 12:38
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Colto in flagranza di reato, giovane Napoletano arrestato per rapina a Govone

Tre rapine in sette giorni tra i comuni di Magliano alfieri e Govone, tutte con un copione simile, ovvero cappello e sciarpa per coprirsi il volto, accento dell’est Europa per celare la provenienza geografica, pistola e coltello per incutere terrore e asportare soldi in contanti. I Carabinieri della Compagnia di Alba, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, durante la terza rapina presso la Tabaccheria Rava di Canove di Govone un giovane ragazzo napoletano. Il blitz per arrestare il rapinatore è scattato grazie ad un importante servizio del controllo del territorio teso alla prevenzione e alla repressione dei reati contro il patrimonio nel territorio albese. Un servizio che ha visto impiegati decine di pattuglie dei carabinieri che hanno sorvegliato i comuni colpiti dai rapinatori e quelli limitrofi, soprattutto i piccoli esercizi commerciali in orario di chiusura. A questa attività gli investigatori hanno aggiunto una serie di controlli investigativi, appostamenti e ricostruzione dei fatti reato attraverso tutte le telecamere pubbliche e private dei paesi d’interesse.

Antonio Daniello, pregiudicato napoletano per reati di spaccio di stupefacenti e fratello del più noto Alessandro, in carcere per un duplice omicidio di camorra datato 22 aprile 2016 è stato tratto in arresto dai militari della Compagnia di Alba, in flagranza di reato, per essere stato responsabile della rapina presso la tabaccheria Rava in Canove di Govone. Il bottino di circa duemila euro, la fuga in auto di pochi kilometri direzione Alba, il fermo da parte dei militari del Nucleo Operativo e della Stazione di Govone in Magliano Alfieri tutto condito da un inseguimento e una resistenza da parte del pregiudicato. Nella macchina trovato il coltello utilizzato per la rapina e l’intera somma asportata poco prima al tabaccaio. Attualmente detenuto presso la casa circondariale di Asti è stato interrogato dall’autorità giudiziaria competente ammettendo l’esecuzione della rapina in tabaccheria ma non delle due precedenti che rimangono ancora al vaglio dei carabinieri albesi.