Prestazioni aggiuntive e maggiori indennità ai medici dei pronto soccorso piemontesi

5 maggio 2024 | 10:39
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Prestazioni aggiuntive e maggiori indennità ai medici dei pronto soccorso piemontesi
L'accesso al pronto soccorso dell'Ospedale Santa Croce di Cuneo

Firmato venerdì un accordo in Regione: straordinari a 100 euro lordi all’ora per ridurre il ricorso a personale esterno delle cooperative (gettonisti) e per valorizzare i medici interni

I sindacati della Dirigenza medica hanno siglato lo scorso venerdì 3 maggio presso l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte l’accordo per aumentare la remunerazione delle prestazioni aggiuntive a 100 euro lordi l’ora.

«Questo accordo è una buona notizia per tutti» dichiarano i segretari regionali di tutte le sigle firmatarie, ossia Chiara Rivetti di ANAAO ASSOMED, Sebastiano  Cavalli di CIMO FESMED, Gilberto Fiore di AAROI EMAC, Clara Lisa Peroni di CGIL, Gianpaolo Di Rosa di FASSID, Maria Susetta Grosso di CISL, Emiliano Mazzoli di UIL, Maurizio Bologna di FVM e Domenico Cosseddu di ANPO ASCOTI FIALS.

Le “prestazioni aggiuntive” rappresentano turni che i medici possono fare in più rispetto a quelli previsti, e verranno offerte a coloro che oggi lavorano in reparti con carenza di organico, per garantire i servizi e per abbattere le liste d’attesa. In questo modo le aziende ospedaliere potranno, invece che esternalizzare le guardie alle cooperative dei cosiddetti “gettonisti”, coinvolgere i propri medici, di cui conoscono le competenze e che sono così valorizzati e coinvolti.

«Chiedere turni extra – spiegano i sindacati medici in un comunicato – non è certo la soluzione che può risolvere la grave carenza di organico e non può sostituirsi alle assunzioni, ma aumentare la remunerazione è certamente una risposta alle nostre richieste, anche per rendere attrattivo il lavoro nel sistema pubblico ed offrire remunerazioni sovrapponibili a quelle delle cooperative. Inoltre abbiamo concordato con la controparte regionale i criteri di distribuzione dell’indennità di Pronto Soccorso, che prevedono nel 2022 circa 20 euro lordi in più a turno per chi lavorava nei reparti di emergenza urgenza, e 50 euro in più a turno a partire da giugno 2023. In tal modo si sono recepite le norme nazionali ed il contratto collettivo, che hanno l’intento di riconoscere il particolare disagio del lavoro nei dipartimenti di emergenza (DEA)». Il tavolo di confronto proseguirà nelle prossime settimane.