Domenica si festeggia il Beato Angelo Carletti, compatrono della città

9 maggio 2024 | 16:04
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Domenica si festeggia il Beato Angelo Carletti, compatrono della città
Dipinto raffigurante il Beato Angelo Carletti. Sullo sfondo, a sinistra, il Santuario della Madonna degli Angeli

Secondo la tradizione, offrì protezione alla popolazione di Cuneo contro l’assedio dei francesi deviando le cannonate dirette contro la città. Alla funzione la partecipazione di una rappresentanza ufficiale della Civica Amministrazione con Gonfalone

Cuneo – Domenica 12 maggio ricorre la tradizionale solennità del Beato Angelo Carletti, compatrono della città. Tutti conoscono San Michele, il “patrono” ufficiale, che si festeggia il 29 settembre, ma pochi sanno chi è questo “Beato” o “Compatrono”. Angelo Carletti, detto anche Angelo da Chivasso, nacque appunto nella cittadina torinese nel 1410 è morì a Cuneo l’11 aprile 1495. Era un francescano, letterato e umanista italiano, venerato come “beato” dalla Chiesa cattolica e viene ricordato ufficialmente l’11 aprile.

Dopo aver conseguito il dottorato in teologia morale all’Università di Bologna, Angelo Carletti si dedicò all’attività politica come senatore del Monferrato. Tuttavia, poco dopo i trent’anni entrò nell’ordine dei Francescani ispirato dalle loro attività rivolte ai poveri. Nei suoi campi d’interesse, in particolare la teologia morale, pubblicò diversi testi, in cui espose la propria dottrina: fu tra i sostenitori della fondazione dei monti di pietà in favore dei poveri. Papa Sisto IV lo nominò commissario pontificio per alcune delicate missioni volte a consolidare la fede cristiana, motivo per cui accettò l’incarico di predicare a favore della crociata contro i turchi che occupavano Otranto. Morì a Cuneo nel convento di Sant’Antonio, l’11 aprile 1495, all’età di circa 84 anni.

Secondo la tradizione, Il Beato Angelo Carletti offrì protezione alla popolazione di Cuneo contro l’assedio dei francesi deviando le cannonate dirette contro la città. Villa Oldofredi Tadini conserva nella cappella settecentesca il saio appartenuto al religioso.

Nel dipinto che lo raffigura, regge con la destra la spada della Giustizia con i simboli della famiglia Carletti; con la sinistra innalza la Summa Angelica, il libro che lo ha reso famoso nel campo della cultura. Sullo sfondo, a sinistra, la Chiesa della Madonna degli Angeli, dove riposa la sua salma incorrotta; a destra, il Palazzo Santa Chiara di Chivasso, sede attuale del Municipio.

Domenica prossima 12 maggio alle  ore 16,30 sarà celebrata una S. Messa in suo onore presso il Santuario della Madonna degli Angeli. La celebrazione eucaristica sarà presieduta da Don Giovanni Falco. Interverrà una rappresentanza ufficiale della Civica Amministrazione con Gonfalone.