Ferrovia Vievola-Tenda, ripresa circolazione prevista per martedì 23 aprile

17 aprile 2024 | 06:41
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Ferrovia Vievola-Tenda, ripresa circolazione prevista per martedì 23 aprile
I lavori a valle della stazione di Vievola (Foto M. Galfrè - Osservatorio Ferrovia di Tenda)

Verrà tuttavia istituito per qualche settimana un rallentamento di modesta estensione per monitorare la stabilità del rilevato. Se non si verificheranno anomalie, verrà dato il nulla osta per percorrere il tratto in questione senza ulteriori limitazioni

Lunedì 15 Aprile, in seguito al ripristino del guado di Bourg-Neuf a Tenda, che ha consentito il passaggio di mezzi e attrezzature pesanti, sono iniziati i lavori di ripristino del rilevato a valle della stazione di Vievola. SNCF Réseau comunica che i lavori dureranno tutta la settimana e dopo le verifiche necessarie per riaprire il tratto interrotto, prevede di riprendere la circolazione martedì 23 Aprile. Lo comunica l’Osservatorio della Ferrovia del Tenda sulle sue pagine social. 

Verrà tuttavia istituito per qualche settimana un rallentamento di modesta estensione per monitorare la stabilità del rilevato. Se non si verificheranno anomalie, verrà dato il nulla osta per percorrere il tratto in questione senza ulteriori limitazioni (rimarrà tuttavia su tutto il tratto in Francia l’attuale annosa limitazione della velocità ai 40 km/h per le condizioni dell’armamento).

«Ricordiamo – sottolinea l’Osservatorio – che fino al termine dei lavori i treni della relazione Cuneo-Ventimiglia saranno cancellati tra Vievola e Ventimiglia con navetta bus tra Vievola e Tende. Appena verrà riaperta la linea per la sua interezza si tornerà all’orario in vigore dal 02.04.2024, ovvero con le 4 coppie di Regionali Cuneo-Ventimiglia».

«Come Osservatorio – conclude il comunicato – continuiamo a monitorare la situazione e chiederemo al prossimo tavolo tecnico se i franchi idrici del ponte sono stati verificati, data la nostra richiesta fatta durante il primo tavolo tecnico del 05.04.2024, e quali misure verranno intraprese tali da evitare ulteriori allagamenti e quindi danni all’infrastruttura».